PERSONALITÀ DEL PAZIENTE EMICRANICO

Articolo della dott.ssa Ginevra R. Cardinaletti

L’emicrania è una patologia invalidante fortemente legata all’umore. Oggi si è comunemente concordi nell’affermare che questo legame sia bidirezionale, ossia: l’emicrania influenza l’umore e l’umore influenza l’emicrania.
Quando parliamo di umore, però, non possiamo fare a meno di parlare anche della personalità, che abbraccia in senso più ampio l’andamento del nostro umore.

Dunque la domanda è: il paziente emicranico è caratterizzato da un determinato tipo di personalità?

Già negli anni ‘50 il neurologo Harold George Wolff indagò la correlazione tra personalità e cefalea, e concluse che i tratti di personalità più comuni nei pazienti che soffrono di cefalea sono: rigidità, nevroticismo, perfezionismo e ambizione.

La correlazione tra emicrania e personalità è tutt’oggi oggetto di studio e di controversie, e secondo alcuni, nelle classificazioni della personalità, i tratti associati all’emicrania sono quelli appartenenti al gruppo C.

Ma cosa è il gruppo C? Secondo il DSM-IV (quarta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), ci sono 3 gruppi principali in cui si possono classificare i disturbi di personalità. Tra questi gruppi (spesso definiti “cluster” dagli specialisti), il gruppo C è caratterizzato da comportamenti “ansiosi” o “paurosi” e da una bassa autostima. In questi soggetti si rileva perfezionismo eccessivo e bisogno di controllo, forte insicurezza, necessità di essere indispensabili e di essere approvati, bassa autostima ma alta consapevolezza di sé.

Questa teoria non è abbracciata da tutti e soprattutto credo sia importante prenderla con i dovuti margini di variabilità, si tratta appunto di una prevalenza di questi tratti nei pazienti emicranici, non della loro totalità.

Quindi ciò che accadrebbe è che la frustrazione causata dall’oggettiva impossibilità di controllo o dalla personale impossibilità ad accettare le situazioni esterne, generi una risposta fisiologica che si manifesta con il dolore emicranico. Questo sembrerebbe particolarmente verosimile nei soggetti che soffrono di emicrania cronica, ancora più che nei pazienti con emicrania episodica.

Dunque, riassumendo, sembra molto probabile che un paziente che soffre di emicrania cronica abbia una bassa autostima e un forte bisogno di controllo e ricerca della perfezione.
Io personalmente, da emicranica cronica, posso confermare di avere una storia di bassa autostima che sono riuscita a gestire grazie a un percorso di crescita personale. Mentre il mio percorso sul perfezionismo lo sto ancora perfezionando!

Non si finisce mai di crescere e migliorarsi. Credo che in presenza di questi aspetti, il paziente emicranico possa avere giovamento da un percorso psicologico che vada a favorire un quadro di benessere psicologico e di conseguenza fisico.

I tratti psicologici del paziente emicranico sono un tema ancora controverso e in fase di studio che mi interessa particolarmente e su cui continuerò ad aggiornarmi e ad aggiornarvi.

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